Angioma epatico

L’angioma (o emangioma) è la neoformazione epatica benigna di più frequente riscontro nella popolazione generale, riscontrandosi in ogni fascia d’età. Nelle donne presenta un’incidenza circa 6 volte superiore rispetto al sesso maschile e, come per l’adenoma, spesso la crescita avviene durante la gravidanza. Sono dei nodi, singoli o multipli, del diametro medio di 1-3 cm. Alcuni angiomi possono però assumere dimensioni cospicue fino a 10-20 cm. Gli angiomi epatici possono associarsi alla presenza di lesioni analoghe anche in altri organi. Sono costituiti da una rete di canali capillari ripieni di sangue e da tessuto fibroso che li separano dal tessuto epatico circostante.
Di riscontro meno comune, l’emangioma cavernoso, di aspetto più convoluto e complesso rispetto a un angioma semplice, è spesso presente già dalla nascita o dall’infanzia, e può raggiungere dimensioni considerevoli. La dilatazione degli spazi vascolari provoca l’aumento di volume dell’angioma nel tempo, per cui gli angiomi di vecchia data assumono quasi sempre un aspetto cavernoso.

Sintomi
La grande maggioranza dei pazienti è asintomatica. Angiomi di diametro superiore a 4-5 cm possono però indurre la comparsa di dolore e sensazione di peso, accompagnati dalla presenza di massa palpabile in ipocondrio destro. La presenza dell’angioma può evidenziarsi per la comparsa di complicanze, le più frequenti delle quali sono la trombosi acuta e la rottura, spontanea (evento molto raro) o in seguito ad un trauma.

Diagnosi
La diagnosi di angioma epatico è solitamente posta in seguito ad esami radiologici eseguiti per altri scopi (diagnosi incidentale). Essi sono visualizzabili come aree ben delimitate ed irregolari rispetto al fegato circostante, tramite ecografiaTC (tomografia computerizzata) e RM (risonanza magnetica). Nei casi dubbi la diagnosi può essere ottenuta con una angiografia selettiva dell’arteria epatica comune.

Prognosi
Non sono mai stati riportati casi di degenerazione maligna dell’emangioma, tuttavia è consigliato sottoporsi a controlli periodici, poichè possono andare incontro ad un lento e progressivo aumento di volume. Anche se raramente, gli angiomi possono aumentare di dimensioni durante la gravidanza: sono quindi raccomandate ecografie ripetute per tenerne sotto controllo un’eventuale evoluzione.

Terapia
Essendo nella grande maggioranza dei casi asintomatici, generalmente gli angiomi non devono essere trattati in alcun modo. Tuttavia, la presenza di sintomi, il rischio di rottura e le dimensioni elevate della massa sono indicazione per l’intervento chirurgico, che consiste nell’asportazione dell’angioma con eventuale resezione di parenchima epatico attorno alla lesione. Qualora esistano controindicazioni all’intervento chirurgico (come gravi patologie cardiache, polmonari, età avanzata) i trattamenti alternativi alla chirurgia sono l’embolizzazione dei rami arteriosi afferenti all’angioma, la radioterapia e la legatura del ramo dell’arteria epatica che afferisce all’angioma.