Ablazione

L’ablazione con radiofrequenza (RFA) è una tecnica che utilizza energia elettrica ad alta frequenza, erogata attraverso uno strumento sottile (una “sonda”), che serve a distruggere tumori che non possono essere rimossi dalla chirurgia tradizionale.
La RFA viene utilizzata per il trattamento dei carcinomi epatocellulari (HCC) del fegato, quando questi tumori sono piccoli ed il paziente non è un candidato appropriato alla rimozione chirurgica o al trapianto di fegato. La RFA può anche essere utilizzata su tumori epatici che hanno avuto origine altrove nel corpo e si sono diffusi (metastasi) al fegato.
Potrebbe ricevere un trattamento farmacologico prima dell’ablazione per stabilizzare la malattia. Il trattamento farmacologico può servire a rendere il tumore più piccolo. Ciò contribuisce a rendere più facile la procedura di ablazione e aumenta le possibilità di distruggere il tumore (o i tumori).
La dimensione massima per un tumore epatico da trattare con la RFA non è stata ancora stabilita in modo univoco. Tuttavia, molti studi sembrano indicare che la RFA abbia risultati ottimali per lesioni di dimensioni inferiori a 5 cm. I tumori più grandi possono richiedere più di una sessione.

Preparazione
Potrebbe essere consigliato interrompere l’assunzione di farmaci fluidificanti del sangue prima della procedura e di non bere o mangiare nulla per alcune ore precedenti. A seconda del tipo di RFA che viene eseguita e se è richiesta o meno l’anestesia, potrebbe essere in grado di tornare a casa dopo la procedura, oppure potrebbe essere ricoverato per almeno una notte in ospedale.

Funzionamento
Vengono utilizzate procedure di imaging come la TC (tomografia computerizzata), l’ecografia o la RM (risonanza magnetica) per guidare la sonda nell’area del tumore. La sonda ha la conformazione di un lungo elettrodo ad ago attraverso il quale passa una corrente elettrica ad alta frequenza.
La RFA può essere eseguita in diversi modi, utilizzando l’anestesia locale o l’anestesia generale (in genere se l’RFA viene eseguita durante l’intervento chirurgico).

  • durante chirurgia a cielo aperto (laparotomica)
  • durante chirurgia laparoscopica: in entrambe questi casi la procedura è eseguita dai chirurghi epatobiliari
  • come procedura percutanea (attraverso la pelle): in questo caso la RFA è eseguita da radiologi interventisti. Viene eseguita in anestesia locale, in cui il sito di inserzione della sonda è intorpidito. In genere, viene presao un accesso venoso per la somministrazione di liquidi e farmaci ed il paziente è collegato a dispositivi di monitoraggio per misurare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

In tutti i casi di ablazione con radiofrequenza, la sonda viene inserita (tramite guida radiologica per mezzo di ecografia o TC) nel tumore; una volta raggiunta la posizione ottimale, gli elettrodi vengono attivati e sprigionano calore locale, sciogliendo il tessuto adiacente (in un processo noto come necrosi coagulativa). La sonda viene lasciata nel sito da termoablare per circa 8-15 minuti: la tempistica varia a seconda della densità del nodulo e delle sue dimensioni. Per tumori più grandi potrebbe essere necessario riposizionare la sonda in diverse aree del tumore.
Per verificare che l’intero tessuto tumorale sia stato cauterizzato, vengono eseguiti accertamenti di imaging da poche ore a qualche settimana dopo la procedura.

Effetti collaterali
La RFA è generalmente ben tollerata e di solito non causa alcun dolore grave dopo il trattamento. C’è un rischio molto basso di sanguinamento, infezione, lesioni alla colecisti o ai dotti biliari. Possono insorgere febbricola e sintomi simili all’influenza dopo la procedura, per alcuni giorni.

Efficacia
La maggior parte degli studi indica che l’ablazione ha oltre l’85% di successo nella distruzione di piccoli tumori epatici, e che oltre la metà dei tumori rimossi mediante ablazione con radiofrequenza non si ripresentano. Poiché il trattamento in genere non causa gravi rischi per la salute, la chemioterapia può essere ripresa (se necessario) subito dopo la procedura. L’ablazione con radiofrequenza di solito ha poche complicazioni e può essere ripetuta se necessario per lo stesso tumore o nel caso insorgano altri tumori.