Fluorescenza intraoperatoria

Il verde indocianina (indocyanine green – ICG) è una sostanza che emette fluorescenza se illuminata con luce con spettro vicino agli infrarossi (750-810 nm); legata alle proteine può essere visualizzata attraverso tessuti fino ad 1 cm di spessore. Utilizzata per diverse metodiche di imaging e di diagnostica cardiologica, oftalmologica, la fluorescenza con verde indocianina trova impiego clinico anche in ambito chirurgico ed epato-bilio-pancreatico.

La metodica consiste nell’iniezione endovenosa di tale contrasto. In sala operatoria, utilizzando fonti di luce dedicate, il contrasto permette una migliore identificazione delle strutture guidando il chirurgo nella dissezione, con applicabilità in chirurgia open, in videolaparoscopia ed in chirurgia robotica.

L’ICG viene secreta attivamente nella bile o può essere iniettata direttamente nel sistema biliare ottenendo dunque delle Colangiografie con fluorescenza ICG. Inoltre, l’ICG endovenosa permette l’identificazione di lesioni epatiche benigne e maligne (carcinomi epatocellulari, metastasi colorettali e pancreatiche) con pattern di fluorescenza differenti legati alle diverse caratteristiche del tessuto tumorale e peritumorale, da qui la sua applicazione come guida per le resezioni epatiche (Figura 1). L’iniezione selettiva di ICG a livello di determinate diramazioni portali (o la legatura di queste ultime utilizzando ICG endovenoso) permette la demarcazione di singoli segmenti epatici rendendo possibili delle resezioni epatiche segmentarie quanto meno invasive, in soggetti affetti da cirrosi in condizioni di ridotta funzionalità epatica.